“Se non avessi telefonato, molto spesso i selezionatori non avrebbero neanche letto il mio CV. Con l’Assegno per il Lavoro ho scoperto la ricerca ‘attiva’ del lavoro.”

Meet Carlo AxL

“Se non avessi telefonato, molto spesso i selezionatori non avrebbero neanche letto il mio CV. Con l’Assegno per il Lavoro ho scoperto la ricerca ‘attiva’ del lavoro.”

Carlo a soli 30 anni gestiva come Area Manager oltre 130 persone in 27 punti vendita. Problemi familiari l’hanno costretto ad uno stop dal lavoro e il rientro, sulla soglia dei 40, si è rivelato più difficile del previsto. Questo è il suo racconto. 


Mi sono laureato in economia del turismo all’Università Ca’ Foscari di Venezia nel 2008. Sono sempre stato un ragazzo attivo e impegnato, abituato a lavorare sin da studente, quando per mantenermi facevo i classici lavori nel settore del turismo e della ristorazione, in Italia ma anche all’estero.

Presa la laurea, ho trovato subito lavoro come store manager per una multinazionale tedesca che vendeva bigiotteria. Dopo un paio di anni come responsabile di un punto vendita a Padova, sono stato promosso ad Area Manager per il Nord Est e il Centro Italia, arrivando a supervisionare ben 27 negozi. Sono seguiti 5 anni di grande crescita professionale e di tante soddisfazioni: ho anche cambiato settore, sempre come Area Manager, passando al mondo dell’abbigliamento.

Ma è a questo punto che mi è capitato qualcosa di improvviso e inaspettato, che può però succedere a chiunque. A causa di un lutto familiare ho dovuto abbandonare il lavoro: avevo bisogno di un po’ di tempo per me e per la mia famiglia.

Quando alcuni mesi dopo mi sono riaffacciato nel mondo del lavoro, ho ricevuto una proposta come Area Manager che per motivi familiari ho preferito declinare, puntando ad un rientro più soft e  accettando quindi il ruolo di Store Manager. Purtroppo, la congiuntura economica sfavorevole e le gravi difficoltà economiche dell’azienda hanno fatto sì che questa esperienza durasse poco.

A settembre 2019 mi sono ritrovato quindi disoccupato e ho sentito parlare del corso di Business English erogato da Job Centre e finanziato dalla Regione del Veneto nell’ambito dell’Assegno per il Lavoro, un monte ore di consulenza, formazione e accompagnamento a cui possono accedere tutti i disoccupati con almeno 30 anni di età.

Con Nicolò e Giulia di Job Centre ho messo mano al mio CV, valorizzando meglio le mie competenze, e alla mia lettera di presentazione, rendendomi conto che quella che utilizzavo era poco interessante e attrattiva. Anche il docente del corso gratuito di Business English che ho frequentato è stato estremamente disponibile e mi ha aiutato a tradurre lettera e CV, dal momento che intendevo candidarmi per lavorare in aziende multinazionali.

Mi sono anche reso conto del fatto che non basta inviare CV a raffica per dire che si sta cercando lavoro: serve fare un cambio di mentalità per passare alla vera ricerca ‘attiva’. Occorre studiare i siti delle aziende per capire in dettaglio di cosa si occupano e che profili ricercano; mi sono abituato a telefonare in sede per cercare di parlare con il responsabile delle risorse umane, così da avere un contatto diretto, meno freddo della classica email. In un certo senso quello che ho fatto con Nicolò e Giulia è stato una sorta di “coaching” pratico per cercare lavoro con un metodo e maggior efficacia.

La cosa più assurda è che se non avessi seguito i consigli di Giulia che mi diceva di insistere con le aziende, alcuni recruiter non avrebbero nemmeno mai letto il mio CV.

Ho realizzato che i selezionatori ricevono spesso decine o centinaia di CV per una posizione e hanno pochissimo tempo per valutarle: capita spesso che si perdano qualche CV per strada o che possano fare uno screening decisamente superficiale.

Il mio passaggio da Area Manager a Store Manager veniva visto come una “retrocessione” e dava l’idea di scarsa affidabilità. Ma è bastato parlare al telefono pochi minuti con il referente HR e spiegare la mia storia che subito il tono cambiava e improvvisamente si facevano interessati. In appena pochi mesi sono arrivato ad avere 6 proposte di assunzione, da aziende che tutt’oggi mi chiamano anche in maniera insistente per sapere se ho cambiato idea. Ma alla fine mi sono deciso e ne ho scelta una: incomincio il 10 febbraio 2020, come Area Manager per una catena di negozi di abbigliamento.

Il mio consiglio per chi cerca lavoro? Non abbattetevi e tirate fuori la grinta.

Confesso che questi mesi senza lavoro sono stati duri anche dal punto di vista psicologico: mi sentivo pessimista, tendevo ad abbattermi e non capivo perché di oltre 60 CV inviati e 20 colloqui fatti, nessuno mi offrisse poi il posto. Il lavoro con Nicolò e Giulia mi ha permesso di ritrovare fiducia e andare ai colloqui con la giusta tranquillità e serenità. 

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Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta il 3 febbraio 2020. 

 

 

 

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L’Assegno per il Lavoro è finanziato dalla Regione del Veneto sulla base della DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 396 del 02 aprile 2019 e DGR n. 1095 del 13/07/2017 – Programma Operativo Regionale 2014-2020 – Fondo Sociale Europeo – Ob. Competitività Regionale e Occupazione – Reg. (UE) n. 1303/2013, Reg. (UE) n. 1304/2013. Asse I – Occupabilità e Asse II – Inclusione Sociale. Approvazione della “Nuova direttiva per la sperimentazione dell’Assegno per il Lavoro per la ricollocazione di lavoratori disoccupati”.