Foto sì, foto no, nel CV? Con un po’ di buonsenso, sì.

Foto sì, foto no, nel CV? Con un po’ di buonsenso, sì.

Nicolò Serena è psicologo del lavoro e coordina il team che in Job Centre gestisce l’Assegno per il Lavoro, il monte ore di formazione professionalizzante e consulenza individuale a cui hanno diritto i disoccupati con almeno 30 anni di età. Con lui esploriamo, settimana dopo settimana, come scrivere un CV efficace e prepararsi al meglio ad un colloquio di lavoro.


Questa settimana proviamo a capire assieme se e quando sia opportuno inserire la foto nel CV.


Nel Regno Unito inserire la foto nel CV è una scelta molto discutibile: molti recruiter scartano a priori curriculum che contengono la foto del candidato per evitare accuse di essersi lasciati influenzare da fattori di natura estetica. Molte aziende richiedono l’invio di CV senza foto né età.

La legge inglese dispone infatti di un vasto apparato di norme contro la discriminazione sul lavoro ed in particolare vieta esplicitamente ogni azione, positiva o negativa, realizzata dal datore di lavoro basata su età, disabilità, sesso biologico, razza, stato civile, religione ed orientamento sessuale. Vengono addirittura condotti audit periodici nelle aziende per verificare la composizione della forza lavoro ed indagare eventuali situazioni sospette.

Nell’Europa continentale invece, inserire una foto nel CV è sempre stata prassi comune. In generale in Italia si ritiene opportuno inserire una foto nel curriculum: si tratta di un dettaglio importante, che permette di dare un volto al proprio interlocutore ed in qualche modo riduce le distanze tra recruiter e candidato.

Il modello europeo di CV ‘Europass’ prevede la possibilità di caricare una propria immagine ma invita a farlo “solo se richiesto” dall’azienda ed invita a verificare a monte le prescrizioni in materia del Paese specifico.

In generale possiamo dire che non vi è alcun obbligo di inserire una propria foto, a meno che non ci si candidi per un lavoro in ambito artistico (per esempio come attrice in una compagnia teatrale) oppure in ruoli di rappresentanza dove sia richiesta “bella presenza” (ad esempio, come steward a fiere e congressi). Rimane, comunque, sempre una libera scelta del candidato.

Foto a confronto

È chiaro però che, nel momento in cui si decide di inserire una foto nel CV, ci vuole l’accortezza di inserire una foto adatta e professionale, realizzata con criterio. Chi lavora nel settore delle risorse umane sa bene che 2/3 delle foto che vediamo sui CV sono ben poco adatte allo scopo: espressioni truci o ridicole, abbigliamento inadatto, contesti e sfondi non professionali… troppo spesso si confonde la foto del CV con il selfie fatto in spiaggia.

ll consiglio è di seguire le linee guida che già esistono per le foto della carta di identità ed altri documenti ufficiali: la foto deve essere realistica e recente (risalente al massimo a 6-12 mesi fa), realizzata su sfondo uniforme (preferibilmente chiaro) con colori naturali e non modificati, mostrare solo la testa e la sommità delle spalle del soggetto, gli occhi devono essere aperti e senza effetto “occhi rossi”, gli occhiali – se presenti – non devono avere lenti colorate e l’espressione deve essere naturale, con lo sguardo rivolto in camera.  

 

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