Stefania: “In Job Centre ho trovato cura, passione e professionalità. A poche settimane dal termine delle attività ho trovato lavoro”

Storia di Stefania | Job Centre

Stefania: “In Job Centre ho trovato cura, passione e professionalità. A poche settimane dal termine delle attività ho trovato lavoro”

Job Centre mi ha aiutata a rispondere a una necessità che prima di perdere il lavoro non sapevo nemmeno di avere. A 53 anni mi trovavo di nuovo nella situazione di dover progettare il mio futuro professionale, mettendomi in discussione per dare forma a una nuova idea di me stessa.

A luglio 2021 ho perso il lavoro come analista funzionale e programmatrice che svolgevo da oltre vent’anni nella stessa azienda. È stato un duro colpo, mi sono sentita come se fossi stata messa da parte. La mia situazione mi spaventava, sapevo che rimettermi in gioco non sarebbe stato facile e questo mi causava un profondo senso di insicurezza.

Due erano gli ostacoli principali che sapevo di dover superare. Erano passati tanti anni da quando avevo cercato lavoro l’ultima volta e nel frattempo erano cambiati gli strumenti e le modalità attraverso cui presentarsi alle aziende. Nel frattempo, però, ero cambiata anche io: in tanti anni di esperienza avevo avuto modo di apprendere moltissime cose e al contempo di specializzarmi nell’esecuzione di compiti specifici. Avevo bisogno di riordinarmi le idee per capire cosa potessi e volessi fare davvero.

In questa nuova sfida ho trovato un grande alleato in Job Centre, che mi ha supportata non solo a livello formativo, ma anche umano.

Un percorso per affrontare il cambiamento e rimettersi in gioco – Back to Work

Nell’autunno 2021 ho seguito Back to Work (3708-0001-526-2020), un percorso intensivo di rilancio personale e professionale proposto da Job Centre nell’ambito della direttiva finanziata “Il Veneto delle donne”, che si rivolgeva a donne disoccupate che, come me, avevano bisogno di acquisire nuove conoscenze per reinserirsi nel mondo del lavoro.Stefania Back to work

Back to Work si snodava in tre attività principali:

– Il Design Thinking e la sua capacità di stimolare il pensiero laterale e la creatività necessari per gestire il cambiamento

– Utilizzare LinkedIn per dare forma e valorizzare un’immagine professionale coerente

– Il Laboratorio dei feedback, ovvero un momento di condivisione tra le partecipanti, in cui ciascuna poteva raccontare la propria esperienza e trarre insegnamento da quelle altrui, con l’unica regola fondamentale di non giudicare mai: gli unici ad essere ammessi erano i “feedback nutrienti”.

Oltre ad imparare tecniche, strumenti e approcci nuovi, il percorso mi ha permesso di conoscere e stringere un legame con ognuna delle altre partecipanti. Nonostante all’apparenza fossimo talvolta molto diverse, condividevamo uno stato d’animo: una sorta di disillusione, unita alla voglia di riscatto e alla spinta di volersi rialzare, più forti di prima.

Diventate l’una lo specchio delle altre, ci siamo supportate a vicenda e alla fine ognuna di noi ha imparato qualcosa dalle compagne di viaggio.

Innovazione e creatività al servizio dell’inclusione sociale – Diversity Challenge

Finito Back to Work, mi si è posta davanti una nuova sfida, che non ho esitato a raccogliere. Job Centre, in collaborazione con Rete Habile – CCS e con la Cooperativa Sociale Riesco, organizzava l’Elevator Camp Diversity Challenge, un evento di due giorni che coinvolgeva 16 donne nell’elaborazione di progetti innovativi per favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità. Mi sono candidata e sono stata selezionata.

Stefania e le sue compagne di squadra - SheHacks

La Diversity Challenge per me è stata davvero una sfida. Nelle due giornate di attività ho lavorato con tre giovani studentesse e neolaureate. Le nostre concezioni, prospettive ed esperienze della realtà erano a tratti diverse, ma forse è proprio quest’intreccio unico che ha aggiunto valore alla nostra proposta. Per me collaborare con donne più giovani è stata un’esperienza arricchente, perché mi ha permesso di uscire dalla mia comfort zone, di comprendere e appropriarmi di nuovi punti di vista.

Soprattutto, però, Diversity Challenge mi ha permesso di dedicarmi per due giorni all’ambito sociale e di conoscere persone e organizzazioni dall’animo nobile, semplice e generoso. Vado molto fiera di aver partecipato: è bello avere la possibilità di affiancare realtà che lavorano per l’inclusione sociale e dare il proprio piccolo contributo.

E ho trovato lavoro!

Dopo poche settimane dal termine delle attività con Job Centre avevo quattro diverse offerte di lavoro tra le quali decidere.

Ho scelto di lavorare in una piccola realtà in fase di crescita, dove le mie competenze convergono con bisogni concreti dell’organizzazione. Sto facendo il lavoro che mi piace e come mi piace farlo, cioè in stretta connessione con le persone, che sono l’anima di un’azienda. Ricopro un ruolo che sembra costruito sulle mie competenze e abilità, a cavallo tra l’ambito informatico, organizzativo-gestionale e HR.

Negli ultimi mesi sono cambiata e il merito non è solo mio: è anche di Job Centre e delle persone che ho incontrato lungo il mio percorso.

In Job Centre ho trovato un porto sicuro quando mi serviva riparo, una bussola quando ho scelto la mia meta. È stato fondamentale soprattutto l’accompagnamento che ho ricevuto nel comprendere quali fossero le mie specificità, potenzialità e ambizioni da un punto di vista professionale.

A posteriori penso che il mio licenziamento sia stata un’opportunità, perché mi ha permesso di riprendere in mano le redini del mio percorso professionale, di mettermi in discussione e di evolvere non solo come lavoratrice, ma anche come persona.

“Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato” – H. Murakami.

 

 

 

 

Progetto approvato nell’ambito della DGR 526/2020 “IL VENETO DELLE DONNE. Strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali e per la partecipazione al mercato del lavoro” Cod. 3708-0001-526-2020 Approvato con D.D.R. n.644 del 05/08/2020 Contributo Assegnato € 183.520,10 Sostenuto dall’Unione Europea e dal POR-FSE Regione Veneto 2014/2020.

 

 

Veneto delle donne

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