Imparare a cercare lavoro in Italia. Storie diverse dagli obiettivi comuni

Imparare a cercare lavoro in Italia

Imparare a cercare lavoro in Italia. Storie diverse dagli obiettivi comuni

Incontriamo due persone, un uomo e una donna, le cui vite sembrano non avere nulla in comune e che tuttavia si sono incrociate nei Percorsi di orientamento al lavoro e al suo lessico gestiti da Job Centre nell’ambito del Progetto CIVIS VI (fondo FAMI 2014/2020).

Lei è Aicha, nata e cresciuta in Marocco, e da quattro anni vive in Italia assieme al marito e ai suoi tre figli.

Lui, invece, è Mitchell, viene dal Wisconsin negli Stati Uniti e si è trasferito in provincia di Padova assieme alla moglie italiana conosciuta a Chicago.

Aicha e Mitchell non si conoscono e provengono dai lati opposti del globo terrestre, ma entrambi hanno seguito i Percorsi di Orientamento al lavoro e al suo lessico perché accomunati dal bisogno di comprendere meglio l’Italia per poter iniziare subito a costruire il proprio futuro.

          “In Marocco ho fatto l’insegnante di informatica alle scuole elementari per sei anni”, ci racconta Aicha. “Mi piaceva molto lavorare con i bambini, perché al di là delle nozioni che devi trasmettere loro, è necessario sviluppare la giusta sensibilità nel relazionarsi ad essi, per dar loro la possibilità di aprirsi e di esprimersi.
Quando la mia bimba sarà più grande, vorrei tornare a lavorare. Prima però ho bisogno di migliorare la mia conoscenza dell’italiano e, così, aumentare la mia sicurezza; è per questo che mi sono iscritta ai Percorsi di Orientamento al lavoro e al suo lessico”.

          Mitchell è un attore e, se è pur vero che l’arte non conosce confini, recitare in una lingua che non è la propria non è sempre facile. “Sono un attore teatrale, nonostante io abbia preso parte anche a film e fiction. Al momento, assieme alla mia compagnia, stiamo preparando uno spettacolo nel quale io sono co-protagonista e quindi ho diverse battute in italiano. La trovo una sfida molto entusiasmante perché mi permette di imparare nuove espressioni e migliorare la dizione, oltre che relazionarmi con i miei colleghi che sono tutti italiani.
Il mio mestiere non è prevedibile, ed è per questo che ho deciso di seguire i Percorsi di orientamento al lavoro e al suo lessico: ora va molto bene e sono coinvolto in diversi progetti che mi appassionano, ma non posso sapere come andrà in futuro, né se un giorno preferirò percorrere una nuova strada. Ho colto quest’opportunità perché mi permetteva di iniziare a conoscere il contesto lavorativo italiano, una realtà molto complessa per me, in quanto diversa da quella in cui mi sono imbattuto fino ad ora negli Stati Uniti.”

 

Un corso di italiano per imparare il lessico del lavoro, conoscerne il contesto e costruire le basi del proprio futuro professionale

 

 

AICHA PERCORSI LAVORO

“Il percorso si strutturava in sei ore di attività, di cui tre erano di gruppo e tre individuali”, spiega Aicha. “Le attività di gruppo mi hanno fornito le conoscenze sul lessico, gli strumenti e i canali per impostare la propria ricerca del lavoro. Le ore individuali, invece, erano dedicate a temi come il colloquio di lavoro e la definizione del proprio profilo professionale in base a capacità e aspirazioni.
Assieme ad Anna, la mia insegnante, abbiamo approfondito tutta una serie di caratteristiche che, pur non essendo direttamente correlate all’ambito professionale, sono una risorsa che devo imparare a valorizzare. Ad esempio, sono una persona molto curiosa e questo mi spinge a imparare cose nuove e, di conseguenza, migliorarmi. Sono anche precisa e puntuale, aspetti fondamentali in qualsiasi ruolo professionale. Durante le attività individuali abbiamo anche simulato un colloquio di lavoro, cosa che mi ha permesso di scoprire come approcciarmi al meglio al mio interlocutore in un momento chiave della ricerca del lavoro.

Sono molto soddisfatta della mia esperienza con Job Centre, perché mi ha aiutata a chiarire quale sia il tipo di professione che un giorno vorrei arrivare a svolgere in base alle mie competenze, ai miei interessi e alle mie necessità.
Soprattutto, però, nei Percorsi di orientamento al lavoro e al suo lessico ho trovato un luogo protetto nel quale sono riuscita a ignorare l’imbarazzo che mi ostacolava nell’apprendimento della lingua. Durante gli incontri di gruppo, accanto ad altre tre persone di nazionalità diverse che come me cercavano di migliorarsi, mi sono dimenticata di vergognarmi per i miei errori e per le cose che non so, pensando solo a imparare l’italiano e a iniziare a conoscere il contesto del lavoro in Italia.”

Credo che sia fondamentale sentirsi liberi di comunicare, avere la capacità di comprendere gli altri e di esprimersi. Non voglio più sentirmi muta in mezzo alla gente, voglio poter parlare, conoscere e farmi conoscere dagli altri. Solo così posso sentirmi sicura di me  stessa e dare il mio meglio anche dal punto di vista lavorativo e professionale.

“Sono d’accordo con tutto questo, ma secondo me c’è un altro aspetto molto importante”, continua Mitchell. “Quando si pensa alla vita di una persona al di fuori del suo Paese si crede che  l’ostacolo più grande sia non conoscerne la lingua: senz’altro è un impedimento, ma gioca un ruolo fondamentale anche comprendere come si fanno le cose. Ecco perché è importante che chi si trasferisce in Italia possa affrontare un percorso non solo per imparare la lingua, ma anche per fare propria la sua cultura.

MITCHELL PERCORSI LAVORO

Grazie al Percorso di orientamento al lavoro e al suo lessico ho potuto prendermi il tempo per aprirmi a questa realtà nuova, di fronte alla quale mi sentivo disorientato. Durante le attività abbiamo approfondito e simulato diverse situazioni che caratterizzano il mondo del lavoro, utilizzando spesso anche la condivisione delle proprie esperienze.
L’elemento di maggior valore che ho riscontrato nelle attività di gruppo, infatti, è stato il poter ascoltare i punti di vista dei miei compagni e imparare dai loro racconti. Affiancati dalla nostra docente, individuavamo i diversi errori e su di essi costruivamo una discussione; il tutto in italiano, quindi migliorando la nostra conoscenza della lingua. Aprirsi, raccontare i propri errori e immedesimarsi in quelli altrui non è un aspetto scontato, perché significa accettare di esporsi alle critiche degli altri, cosa che è possibile solo se ci si sente inseriti in un luogo protetto, nel quale l’errore diventa risorsa ed essere vulnerabili è quasi piacevole.

La condivisione è stata il punto di forza di tutta l’esperienza: attraverso la condivisione ho potuto ascoltare le storie di chi ha affrontato con me le attività di gruppo e arricchire così la mia percezione della realtà. Mi ha permesso, inoltre, di vedere l’Italia dagli occhi di persone provenienti da altri Paesi. L’ho scoperta come una nazione complessa, che custodisce sogni, ambizioni e desideri per chi cerca lavoro, pace, serenità o, come nel mio caso, ha trovato l’amore.

 

 

I Percorsi di orientamento al lavoro e al suo lessico (CIVIS VI) sono una realtà che coinvolge persone le cui storie, spesso, difficilmente si incrocerebbero, se non fosse per il fatto che i loro protagonisti sono accomunati dal desiderio di rendere l’Italia il proprio Paese, la nazione in cui seminare le proprie ambizioni e curarle, affinché germoglino.

La complessità degli utenti che scelgono di intraprendere questi percorsi è difficile da raccontare, ma le parole di Aicha e Mitchell ci aiutano a capire come un simile progetto possa fornire gli strumenti per acquisire sicurezza in sé stessi e iniziare a costruire un nuovo futuro.

 

Ne parla Erika Marangoni nella prossima intervista:

l'importanza di orientare

Operatrice del Mercato del Lavoro e formatrice, Erika collabora con Job Centre e svolge attività di consulenza e orientamento nei Percorsi di orientamento al lavoro e al suo lessico (CIVIS VI). Durante quest’esperienza ha potuto conoscere persone, storie e approcci diversi che le hanno permesso di mettersi in discussione e, ancora una volta, crescere. Leggi L’importanza di orientare: intervista a Erika Marangoni

 

 

  • Se anche tu vuoi frequentare i Percorsi di orientamento al lavoro e al suo lessico (CIVIS VI), chiamaci al numero 0498935206 e chiedi di parlare con Benedetta, oppure scrivi un’email all’indirizzo rinaldi@jobcentre.it.

 

I Percorsi di orientamento al lavoro e al suo lessico frequentati da Aicha e Mitchell sono erogati nell’ambito di CIVIS VI, il progetto finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020, che ha lo scopo di fornire formazione linguistica ai cittadini di Paesi non aderenti all’Unione Europea, richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale, residenti in Veneto.

LOGHI CIVIS VI

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