Superare il gender gap con strumenti operativi e fiducia in sé stesse

Superare il gender gap con strumenti operativi e fiducia in sé stesse

E’ ufficiale ed ogni studio nel settore lo riconferma, anno dopo anno. Il gender gap esiste e rimane una peculiarità di alcuni paesi, come l’Italia.

Con il termine “gender gap” si intende la disparità di trattamento economico e condizioni occupazionali tra uomini e donne: più è ampia tale differenza, meno uniforme è il trattamento riservato alle persone, laddove – almeno in teoria – dovrebbe sussistere l’uguaglianza formale e sostanziale.

Anche l’ultima edizione del rapporto Almalaurea mostra come le donne stentino ad ottenere le stesse condizioni contrattuali e le stesse opportunità della loro controparte maschile: il tasso di occupazione a 5 anni dalla laurea magistrale è del 91% per gli uomini e dell’84,6% per le donne, mentre ottengono il contratto a tempo indeterminato il 60,3% degli uomini e ad appena il 50,1% delle donne.

Anche nei settori che trainano maggiormente il mercato, le differenze permangono: il 95,4% degli uomini ingegneri lavora, contro il 92,1% delle donne; in ambito economico e statistico la differenza è ancora a favore degli uomini, 94,1% contro l’89,9%.

Anche la situazione retributiva risulta sbilanciata: dalla stessa indagine emerge che gli uomini guadagnano mediamente 1.675 euro netti mensili, mentre le donne si fermano a quota 1.416 euro.

Donne al lavoroLa principale causa di tutto ciò risiede certamente nel fatto che la maternità in Italia sia ancora oggi vista come un fenomeno che interessa le sole donne, spesso unica componente della famiglia chiamata a sacrificare la propria carriera per prendersi cura dei figli, spesso sopperendo a carenze dello Stato nella fornitura di servizi di base (come l’accesso agli asili nido ed il reinserimento nel mondo del lavoro per le mamme).

Ma c’è anche chi ipotizza che una parte di responsabilità sia delle donne stesse, che esista cioè un “confidence gap”, una mancanza di fiducia in sé stesse, che spesso porta le donne a perdere delle occasioni importanti o pensare di non essere all’altezza. Allo stesso modo, le donne spesso comunicano meno efficacemente le proprie competenze ed i risultati raggiunti, pur ottenendo risultati scolastici ed accademici migliori ed avendo in teoria migliori credenziali per ottenere un lavoro.

Saper comunicare efficacemente sé stesse è una competenza chiave nel mondo interconnesso di oggi, dove la ricerca di lavoro e la costruzione della propria immagine digitale avviene sui social media.

Va in questa direzione il corso gratuito di LinkedIn e Self-branding per costruire e migliorare la propria credibilità online organizzato da Job Centre (16 ore) che si terrà in due giornate: sabato 30 marzo e sabato 6 aprile, ore 9.00-18.00.

Donne che lavorano assieme

Ugualmente sfidante può essere saper gestire il cambiamento: quante volte davanti ad una difficoltà, una sfida, un riassetto organizzativo, siamo travolti dalla pressione interna ed esterna e non riusciamo a dominare la transizione completamente?

La formazione esperienziale in Change Management per agire il cambiamento è particolarmente adatta per chi lavora in ambito HR, organizzazione aziendale, innovazione e sente il bisogno di acquisire strumenti nuovi per dominare il cambiamento in azienda. Anche questo corso, gratuito, si terrà sabato 30 marzo e sabato 6 aprile, dalle 9.00 alle 18.00.

In una società che ancora non garantisce alle donne le stesse condizioni di accesso al mercato del lavoro degli uomini, è importante che queste siano in grado di colmare questo gap di visibilità e di opportunità diventando imprenditrici di sé stesse: investendo in formazione, auto-promozione e costruendo passo passo la propria immagine professionale.

Se sei una donna alla ricerca di un’occupazione che vive in Veneto, puoi contattarci per valutare con noi gli interventi di formazione e ricollocamento mirato più adatti al tuo profilo ed in linea con le tue ambizioni: ref. Giulia Mastropirro al tel. 049.8935206 oppure scrivi a corsi@jobcentre.it